Piero Barcellona: questa è una rivoluzione
In un'intervista di Paola Bergamini che uscirà sul prossimo numero del mensile Tracce, il filosofo Piero Barcellona parla del libro dialogo tra don Giussani e Testori, il Senso della Nascita. Barcellona, oggi docente all'università di Catania, rilancia il libro ragionando sul tema della vita artificiale,best replica watches dopo la scoperta del biologo americano Craig Venter che ha creato un batterio che possiede un genoma artificiale e che si auto replica. Ecco le domande che riguardano il libro. Per leggere l'articolo clicca qui. » | La creazione porta al perché siamo stati messi al mondo. Il senso della nascita. Che è anche il tema di una conversazione tra Giovanni Tesori e don Luigi Giussani, pubblicata nei libri dello Spirito cristiano. | Ritorniamo allo stesso punto: la creazione è un’intenzione. È l’intenzione di dare ed essere riconosciuti. Di trattenere una relazione con qualcosa che in un certo senso ti rispecchia, però è anche diverso. Questo è il mistero della nascita: i figli sono figli, ma nello stesso tempo sono padri. Nel libro si ritrova più volte la frase «essere voluti e amati da Dio» | quando vuole un figlio, che è il senso della vita. Non in termini procreativi, perché la specie si perpetui. Desidera un figlio perché vuole qualcosa che lo trascenda e nello stesso tempo lo continui, senza ripeterlo come un clone. Mi ha colpito Tesori quando afferma che senza l’idea della nascita si cade nell’indifferenza, frutto della cultura materialistica. Può spiegarlo meglio? Un’ultima » | domanda: ritornando alla questione iniziale. Si è detto che questa scoperta è un’ulteriore prova dell’intelligenza umana... | Non solo quello tra uomo e donna, ma l’amore di un padre amorevole che ci ha fatto nascere accendendo la libertà. Noi siamo destinati e siamo liberi. L’amore è la cosa che distingue il nostro stare al mondo da tutto il resto. Recentemente ho scritto che il principio «non fare agli altri ciò che non vorresti fare a te stesso» è il principio dell’utilitarismo intelligente. Se io non ho la forza di battermi è meglio che trovi un compromesso. Sconvolgente è invece: «Ama il prossimo tuo come te stesso». Chiunque l’abbia detta può » |