sdisOrè a Napoli con Michele Maccagno con Michele Maccagno
sdisOrè (si dice Oreste) ripercorre la strada della riscrittura delle grandi tragedie, già sperimentata con Ambleto, Macbetto e Edipus. L’Orestea di Eschilo diventa qui materia plasmabile da reinventare radicalmente, per affidare ad un narratore monologante il tormento di Oreste, Orestes,Ore’, e le voci e i corpi di Clitennestra, Egisto e Elettra. Punto focale del testo e’ la parola incarnata che esprime » | la sua potenza generando ogni volta una lingua nuova: sostanzialmente una lingua” lombarda” dove però il dialetto e’ solo uno degli ingredienti, il polo d’attrazione al quale si legano lingue vive e inventate.
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