Giovanni Testori

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Miissimo di me
Giovanni Testori e Alain Toubas. I documenti di una storia d’amore
DATA:
11/10/2025
categoria:
News Testoriane - Mostre
Periodo mostra:
11 Ottobre - 1 Novembre 2025

Giovanni Testori e Alain Toubas si sono conosciuti a fine 1958 grazie ad amici comuni; per l’inizio della loro storia d’amore c’è una data precisa il 24 febbraio 1959, una data che nell’immaginario dello scrittore sarebbe rimasta per lungo tempo come una stella fissa. Alain era nato a Parigi nel 1938, aveva quindi 15 anni meno dello scrittore, ed era ai tempi iscritto all’École de médicine. Per uno strano gioco del destino i suoi genitori si chiamavano Edouard e Lyne, esattamente come quelli di Testori, Edoardo e Lina. La distanza tra Parigi e Milano nei primi anni della loro relazione viene colmata con uno scambio epistolare praticamente quotidiano, con recapito ai rispettivi fermo posta di Coubervoie Bacon, sobborgo parigino dove Alain viveva con i suoi genitori e di Novate Milanese, dove Testori abitava nella casa dov’era nato, anche lui con i genitori.

 

Lo scambio epistolare, che conta più di 2000 lettere e cartoline tutte in francese e tutte scritte a mano, si protrae fino al 1962 quando Alain, dopo il periodo di leva obbligatoria in Algeria, allora colonia francese, si trasferisce a Milano. Testori alcuni anni dopo ha radunato tutte le lettere, prive di buste, conservandole in ordine cronologico e dividendole in due blocchi: da una parte quelle ricevute da Alain, dall’altra quelle inviate da lui. Le lettere, chiuse in più plichi in carta da pacco, alcuni sigillati con la ceralacca rossa, sono rimaste in suo possesso fino alla sua morte. Passate in eredità come tutti i beni dello scrittore ad Alain, sono poi state acquisite nel 2022 dall’Associazione Giovanni Testori. Dallo studio approfondito di questo materiale è nato lo spettacolo “Per sempre” di Alessandro Bandini in collaborazione con Ugo Fiore prossimo al debutto al LAC di Lugano il 22 di ottobre e poi a Milano dal 2 dicembre al Piccolo Teatro.

 

La presenza di Alain nella vita di Testori segna profondamente anche tutta la sua produzione artistica: a lui dedica un lungo poema d’amore di oltre 12mila versi, “I Trionfi” (1965); tre raccolte di poesie, “L’amore” (1968), “Per sempre” (1970) e “Alain” (1973), quest’ultima con 9 incisioni di Paolo Vallorz; trasforma la figura dell’Orazio shakesperiano in un nuovo personaggio, il Franzese, che vede Alain in scena a fianco di Franco Parenti nel gennaio 1973 ne “L’Ambleto” al neonato Salone Pier Lombardo.

 

La loro convivenza si interrompe agli inizi del 1971: Testori anche in seguito ad una crisi depressiva, decide di tornare a vivere nella casa di Novate, insieme all’anziana mamma; Alain invece si sposta a Roma per tentare una carriera nel cinema. Dopo qualche altro tentativo nel mondo dello spettacolo, nel 1975 Alain entra in società della Compagnia del Disegno, una galleria d’arte fondata da Max Rabino: quella di gallerista sarebbe stata la sua professione per tutta la vita, fino alla morte avvenuta nel 2021.

La loro storia d’amore non ha mai avuto fine, il loro rapporto è cambiato e si è evoluto nel tempo ma sempre dentro una continuità affettiva che ha mantenuto saldo il loro legame.

 

Grazie alle lettere ma anche ad altre carte e materiali conservati nell’Archivio di Giovanni Testori, come per esempio i libri con le dediche ad Alain, i manoscritti e dattiloscritti delle varie fasi di stesura delle poesie, i disegni e le fotografie, è possibile ripercorrere i momenti più importanti del loro legame e cosa questo ha generato.

 

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